amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

venerdì 5 febbraio 2010

Scena: è lunedì pomeriggio, ieri hanno trasmesso la prima puntata della fiction su Sant'Agostino. Due ladies adeguatamente profumate, imbellettate, imparruccate, di quelle che ti aspetteresti dicessero "pinzillacchere!" se sapessero cosa significa, entrano in libreria.
Dopo aver acculturatamente lasciato tintinnare i gioielli sopra prezioni volumi artistici, commentando "quella certa mostra", sapessi, deliziosa!, si spostano acculturatamente verso il proprietario.

- Mi scusi.
- Sì?
- Vorrei Le Confessioni di Sant'Agostino.
- Certo, signora.
- Però non ricordo l'autore.

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