amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

giovedì 18 febbraio 2010

Rotture di mariachi

Dopo un aereo rotto per il quale il Tomtom ha dovuto rimandare per l'ennesima volta la partenza, dopo il mio storico e coloratissimo lecca lecca gigante rotto in mille pezzi causa spavento da notizia citata, dopo una gamba rotta e gonfia provvista ora di una curiosa protuberanza violacea e dolorosa e di un buco lì dove è penetrato lo spigolo vigliacco, dopo aver deciso di uscire lo stesso con il Babu, fra, Lalberto, Freddie e Lauretta per i fuochi con la battutona "ora manca solo che mi perda pure questi" ed essermeli poi effettivamente persi, il martedì è finito.
Con un sospiro di sollievo ho fatto il mio ingresso nel mercoledì solo per scoprire che Jr. era in vena di chiacchiere (cosa ascolti? - pearl jam - e cos'è? ah, tipo una dedica: "per jane"?), per sentirmi così stanca da chiedermi se sia proprio così impossibile provare a guidare con gli occhi chiusi (che in fondo si trattava solo di andare dritti) e, dopo essere sfuggita per un pelo a un gioviale anestesista che alle 7 del mattino mi ha subdolamente carpito il numero di telefono per farmi entrare in un complesso di mariachi, per finire di risplendere all'e.r.

La scena:
io, 3 ped, 1 mazzo di chiavi e la mia beata e stentorea ingenuità.

Ped 1: Di chi sono queste chiavi?
Ped 2: Forse di S.
N: Sì sì, sono le sue perché è lui che ha IL MAZZO GROSSO!!!
Ped 1, 2 e 3: . . .

(però l'epicocco è tornato, e mi vuole bene anche se non sono normale)

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