amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 16 febbraio 2010

Semi di papavero al n.15

Dovevo aspettarmelo.
Non puoi inventare un mondo con Marm e credere di uscirne indenne. Dopo aver attraversato una città in cui le unità di misura sono i banchi (delle chiese) e la valuta il kiwi (frutto) con cui comprare kiwi (uccelli), dovevo aspettarmi che lui sarebbe finito a dialogare con un pc ed io 2 giorni dopo sarei tornata a casa trovando ad attendermi, al posto del pranzo, un sacchettino di semi di papavero.

(figura materna: Potresti provare a sniffarli! Io e tuo padre li abbiamo mangiati sui tortellini ma mi sono dimenticata di farli anche per te.
N: . . .)

Eppure, Marm, ti voglio molto bene anche per questo.

0 Comments:

Post a Comment