amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

giovedì 18 marzo 2010

Un lungomare tutto per me

Non ti ho sentito oggi, sei ancora fra le tue riunioni romane? Ieri c'era il sole, perciò ho cambiato strada la mattina per raggiungere l'e.r. - ho camminato dove potevo agguantarlo il più a lungo possibile: quando torni, quando sei qui, mi sembra di avere più fretta di iniziare le cose che mi rendono felice.
Se quella strada fosse stata mia, mi sarebbe piaciuto trascinarla verso qualche lungomare; di quelli coi panifici aperti e i ladri di brioches, e le radici dei pini marittimi che sollevano ai lati i marciapiedi.
Mi sarebbe piaciuto incrociare un cane e inciampare su due vasi di primule e poi chissà, magari se fosse stata mia l'avrei fatta arrivare fino a quell'aperitivo a piazza di Spagna.

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