amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

mercoledì 21 luglio 2010


Mi rendo conto di non scrivere chissà che ultimamente, ma prendere a calci tutto il tempo il mio carattere, i miei desideri ed il mio modo di vedere le cose per salvare quello a cui tengo di più, è un impegno che richiede una discreta quantità di energie.
Per questo ho fatto mia questa frase che lo era già, quando l'ho scritta, ma mai tanto, in tutta la mia vita, quanto adesso.

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