amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

mercoledì 25 agosto 2010

Non so se sia così per tutti, di solito per me il dolore va e viene a ondate. Ci sono dei picchi tremendi, e so che se riesco a lasciarli passare senza fare niente di stupido, dopo un po’ si smorzeranno. Poi, appena sembra che vada meglio e mi azzardo perfino a ridere, ecco che torna, e mi colpisce con tutta la sua carica rovinosa di fatica ed incredulità. Sto lì a sentirlo che mi si aggrappa al respiro mentre mi domando come si faccia a vivere in un mondo in cui quella persona non c’è. Ed è una sensazione che non se ne va mai davvero.

Mi manchi. Mi manchi costantemente, a tratti molto di più, quando le giornate calde vanno verso settembre e c’è quell’ora più arancio delle altre in cui dovremmo trovarci, sederci a un tavolino all’aperto per chiacchierare davanti a un aperitivo e attaccare bottone con il vecchio dietro al banco. Mi manchi quando devo decidere cosa fare, la sera, dove andare a mangiare. Mi manchi ogni volta che mi volto, che ricordo, che ascolto una frase. Lo sai che non ti ho mai visto mentre ti facevi la barba?


Però, ecco, c’è il fatto che mi hanno chiesto se ho le tette finte, perché sono striminzita quindi si notano, e beh, loro non è che siano chissà che, però son belle tonde, sode, e come i migliori sagittari puntano verso l’alto. E oltre a queste tette rock io sono di compagnia, ironica, golosa, creativa, stonata, e leggo happyblog, Kafka e Brecht. Amo scherzare, sto bene da sola, rovescio le cose, invento storie bellissime, cammino tanto, imparo in fretta e rispondo nelle discussioni anche se l’argomento non è velocemente consultabile nelle didascalie di wikipedia.

E allora sai una cosa? Prego, fidanzato mr. Hyde, accomodati pure al diavolo!

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