amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

giovedì 2 dicembre 2010

La Monaca di Monza

A proposito di "quella palestra che è peggio di un bar". Io lo so che all'epicocco faccio tanta tenerezza, però a rileggerlo, questo dialogo avvenuto in sala relax (sempre per la questione del bar), è inquietante...

E: convento? ma quale convento? l'unica cosa che puoi fare tu in un convento è la monaca di monza!
N: ...
E: scherzi a parte, come stai?
N: ...
E: tanto lo so. anche se ridi. come mai non ti fai consolare?
N: perché poi dovrei ucciderti.
E: ma daaai, non mi dirai che sei orgogliosa? non l'avrei maaai detto, ohohoho.
N: ...
E: non farti consigliare, capito? non farti mai consigliare. non è colpa loro ma non vedono le cose.
N: più che altro mi stanno addosso.
E: mentre tu non guardi nessuno negli occhi per più di trenta secondi.
N: ...
E: scappa piccoletta, scappa finché puoi!

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