amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 24 maggio 2011

L'erede

Ieri le formiche si sono barricate nei miei cheerios quotidiani, costringendomi ad abbandonarli con calde lacrime al loro destino; poi Moroso si è fatto male ad un polpaccio e non ha corso con me, il che dopo questi mesi è stato un po' come mangiare da sola il tacchino il giorno del ringraziamento.
A sostituzione è arrivato il giovin C a sproloquiare, per creare più calore nell'ambiente, e al posto dei cheerios ho piluccato discorsi su come io e Moroso ci guardassimo amorevolmente negli occhi perciò lui adesso non sa cosa fare, perché non vorrebbe fare cavolate prima di capire come sia la situazione, e tutto questo mentre io lo guardavo cercando di spiegargli telepaticamente come a) in ogni caso non ci siano cavolate che io abbia intenzione di fare con lui b) stessimo facendoci ognuno i cazzi propri senza guardarci negli occhi. In compenso ha creato il nuovo tormentone della settimana, adesso ci guardiamo tutti negli occhi ed il mondo è un posto migliore. Dovrebbe andarne fiero.

Tutto questo per dire che mancava la famiglia, ieri, mancava il tacchino in famiglia e qualcuno dai piani alti deve avermi sentita perché alle 13.30 (puntuale alla fine del campionato) è arrivato l'erede!
Bengiunto Ettorino, mio ex nipote. Bello di (ex) zia!

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