amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

mercoledì 12 settembre 2012

Insiminia

E' così tanto che non scrivo, è quasi un anno, che non ricordo neanche più come si fa. Impostazioni, titoli, html, ma stiamo scherzando? Proprio quando provo ad entrare nel mondo concreto del buonsenso?

Che devo fare, adesso? Riempire la pagina di aneddoti, le mie figure criminali a bizzeffe? Un po' mi spiace non averle scritte, si perde il conto e a me il conto piace.

(Io e la Scila che rimaniamo incastrate nella processione, per esempio, che meriterebbe un post a sé)

O dire quante persone mi mancano, da quell'ultimo post? La Salvietta e Fra prima di tutto. La Salvietta che è entrata in crisi e forse forse nella crisi di me non aveva bisogno, ed è stato questo che ha mandato in crisi me. E Fra. E tutte le cose inaspettate che sono successe dopo, veloci, vorticose, 

E allora, mentre fissavo la pagina senza scrivere, ho ripensato a come sia la vicinanza che ti fa sentire più acutamente la mancanza di qualcuno. E' adesso che mi mancano. Adesso che le cose sono cambiate. E' stasera che sono andata a ripescare quelle lettere vecchie vecchie che non avevo più riletto per anni, ed avevo fatto bene. E mi è tornato in mente quel sogno, terribile, l'avevo dimenticato quello, preferivo ricordare quello molto più bello, consolatorio, in cui tornavamo indietro nel tempo di una settimana ed anche se sapevamo di non poter cambiare le cose, potevamo almeno salutarle.

Credo, fondamentalmente, di aver scelto la sera sbagliata per scrivere, in cui il complesso del sopravvissuto torna prepotente a fermarmi quando vede che un sms con scritto "Insiminia", mentre affogo nel passato, basta per farmi tornare a galla. E' la sera sbagliata per il tormento che sta venendo fuori, quando sembro schiantata e invece la verità è che sto rischiando di tornare felice.

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