amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 15 marzo 2011


Cade da un'ansa del marciapiede e si guarda intorno con aria confusa, come a chiedersi che cosa ci faccia lì, per terra, lei che non ha mai avuto problemi. Mi avvicino per aiutarla e quando vede che tendo la mano il suo sguardo cambia: sparge vergogna da un lato e rammarico, penso che in qualche modo mi stia sgridando.

L'aiuto, signora?, domando dopo aver fermato la mano per aria.
Lei mi guarda come se fossi stata io a farla diventare vecchia.

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