amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

venerdì 28 ottobre 2011


Piove piove, e i pic nic si fanno al chiuso con le foto del Mulino Bianco sopra il tavolo. Meanwhile, all'e.r. di Citta - ove in pochi mi conoscono e venivo quindi ancora considerata una persona seria - la mia collana ha pensato bene di esplodere di colpo, proprio lì, al centro del mondo, sparpagliando perline e perlone in ogni anfratto mentre solerti impiegati e primari mi aiutavano a scovarle sotto le sedie, dietro le porte, fra i passeggini, rischiando la loro incolumità per ficcarle dentro al mio sacchetto.
(comunque la Salvietta dice che anziché su questo dovrei fare un post sulle dita fredde, altresì dette il tocco della morte, perciò)

Fra che alle undici di sera mi pone domande esistenziali sulla nostra amicizia si inserisce perfettamente nel concetto di tempismo che tanto mi accompagna, di cui Marm è il campione assoluto ma che ora vede un discreto gruppo di amatori, dopo le crisi di gelosia/sassate esistenziali di Moroso, giovin C., Braghy ecc appena ho ricominciato a sentirmi contenta - nonostante i casini che esondano e mi travolgono, e quando perciò ho davvero, davvero bisogno di potermi sentire contenta.
Perciò, uhm, li conosco? Sono cambiati? Non ho capito nulla? Perché devo arrivare svolazzando in un posto in cui la S. mi corre incontro e mi dice "Svelta, nascondi quella faccia felice altrimenti Moroso la vede"? Mi ricordano il Babu che per aiutarmi quando ero entrata in crisi col Tomtom si offendeva quando non gli raccontavo ogni cosa - è un mondo di primedonne, e si svegliano tutte troppo tardi la mattina.

Non so cosa stiano mangiando tutti, o se sia colpa mia. Non so perché gli uomini arrivino sempre un minuto dopo la parola tardi.
So, per il momento, che trascorrere una pausa pranzo con una persona che ti fa ridere dall'inizio alla fine acquista a questo punto un valore immenso.

0 Comments:

Post a Comment