amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 6 novembre 2012

Aspettando i mostri /3


E' che ci sono cose che, comunque, ti faranno arrabbiare. Cose per cui ti devi arrabbiare, perché se non lo fai, se non ti viene voglia di alzarti in piedi e dare a qualcuno del cretino e del disonesto, significa che ti sei ammuffito nelle paludi del qualunquismo e del tuo orticello muto.
Perciò il vecchietto dall'aspetto innocuo che, cinque minuti dopo aver visto per la prima volta te ed un'altra persona, comincia a raccontarvi con astio di quanto sia insopportabile sua moglie che, malata di diabete, non lo accetta e fa perciò ammalare anche lui ed è per questo che il diabete è un castigo divino per le persone cattive e spera che lei muoia prima di lui - 
- quel simpatico vecchietto appartenente a svariati e fanatici gruppi di preghiera (non dimentichiamo truffaldini) il cui capo spirituale gli spiega come le tre categorie di persone che andranno sicuramente all'inferno sono le donne che abortiscono, i medici che le aiutano ad abortire e le persone che non sanno perdonare (notare, oltre all'abbondanza di carità cristiana, la coerenza insita nella frase) - 
- quello stesso vecchino che ti guarda con aria di sfida mentre tu strabuzzi gli occhi chiedendoti cos'avrai mai da dire al riguardo, e quando gli rispondi il più educatamente possibile che quella è evidentemente una frase pronunciata da un uomo comincia a battere il pugno contro il tavolo dandoti (cit.) della testa di cazzo e lanciandosi in spiegazioni scientifiche fornitegli dai suoi amici medici ed infermieri che gli hanno spiegato come sia provato che quelle categorie di persone puzzano prima ancora di morire -
- beh, dovrei davvero preparargli un cartello.

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