amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 16 novembre 2010

Sensibilità e comprensione al n.15

Giunge, dopo mesi di "per favore non chiedetemi nulla", la redde rationem al n.15. Con la consueta, straordinaria sensibilità che vi dimora. Poi uno si chiede come ho fatto a sopravvivere pur essendo interista.

Figura materna: Quindi non vi vedete più.
N: No.
Figura paterna: Lui ha il suo modo di vedere le cose e tu il tuo?
N: Già.
Fm+Fp: ... [silenzio apparentemente costernato]
N: ...
Fm+Fp: Beh... [solo apparentemente]
N: ...
Fp: Così te ne trovi uno più vicino.
Fm: Mi chiedevo quando si sarebbe accorto che sei un danno.
N: . . . . .

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