amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

lunedì 15 novembre 2010

Si sopravvive


E così, anche quando fai dei piani così alti che finisci per inciamparci, soprattutto quando fai dei piani così alti che finisci per inciamparci (e la vita te li sbeffeggia), si sopravvive. Anche quando hai voglia di piangere, o salire sui tetti, si sopravvive.
Anche quando le persone ti fanno sorprese e tu non puoi certo dire che non ti piacciano, ma neanche di avere voglia, adesso, di riceverne. Anche quando ti dicono -melodrammatiche le tue persone- dai esci, dai non scappare, dai sorridi altrimenti il mondo ne risente. Si sopravvive.
Anche quando Il Tomtom ti chiama e dice Riparto oggi, fra un mese ci vediamo per un brulè natalizio? Magari ti sembra di non poterlo fare, ma si sopravvive.

Si sopravvive sempre. Ho visto questo telefilm, che televisivamente non è niente di che ma in quanto donna ti colpisce, non può non farlo e quando ti ricordi che esistono anche queste cose, beh allora come puoi non sopravvivere?
Fai cose. Vai a trovare amici. Regali. Prendi le scale. Prepari la Cena della Zuppa per il Gas che per un mese mangia solo liquidi. Condividi faticosamente VD con Marm. Ti preoccupi. Corri. Ridi molto, anche a sproposito. Ti fermi ad aiutare un signore in bicicletta.
Metti un vestito tagliato sotto il seno, e la gente ti sorride come se fossi incinta, e così felice.

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