amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 15 novembre 2011

Novello Novella Novellae

Non avendo un gatto di quelli che ti vengono in braccio a farti le fusa quando ne hai bisogno, ma soprattutto non avendo un gatto ma una specie di marmotta, nel momento in cui mi aggroviglio le possibili soluzioni per uscirne sono molto più scarne e scontate: correre, soluzione grazie alla quale mi ritrovo con una caviglia andata dopo averla fatta correre per una o due ore al giorno nelle ultime settimane appena mi è sembrata vagamente guarita.
Oppure, la soluzione da vita spericolata, uscire con amici divertenti e prendere libri e caramelle. Mi sono perciò recata in un giorno di sole da Feltrinelli con la seguente lista (giacché, si sa, compilare liste è un'altra delle mie automedicazioni):

1. Adam Sillitoe - The loneliness of the long-distance runner
2. Cormac McCarthy - The road
3. John Steinbeck - Grapes of Wrath
4. Harper Lee - To kill a mockingbird
5. John Fante - La strada per Los Angeles
6. John Fante - Aspetta primavera, Bandini
7. Ian McEwan - Cortesie per gli ospiti
8. Richard (Richard?) Yates - Revolutionary Road
9. Adam Sillitoe - Sabato sera, domenica mattina
10. John Barth - L'opera galleggiante
11. Ernest Hemingway - Di là dal fiume e tra gli alberi
12. Truman Capote - A sangue freddo
13. Josè Saramago - Le intermittenze della morte
14. Josè Saramago - Caino
15. Ray Bradbury - Farhenheit 452
16. David Foster Wallace - Brevi interviste con uomini schifosi

Non sono riuscita a restare negli undici, in compenso ne ho comprati molti meno (n. 2, 3, 4 - il n.1 non lo trovo in nessuna lingua, in nessuna libreria, in nessun luogo o lago, nonostante sia stato recentemente riedito da minimum fax; il n.7 aveva un'orribile edizione con dvd; i numeri 5 e 6 erano in formato antologia con tutti i romanzi di Bandini; il n. 16 me lo regalerà Ric, perciò non posso fargli questo sgarbo; eccetera - senza contare la biografia di Cash che non ho preso).
La verità è che mi avrebbe aiutata comprarli tutti, perché con lo stomaco a pezzi di questa settimana (non digerisce n.u.l.l.a e ho una festa in sauna mercoledì! dopo aver già saltato un pranzo luculliano domenica!) le caramelle non le ho viste neanche di lontano e, cosa che ha fatto preoccupare maggiormente la Salvietta, non sono nemmeno riuscita a finire il mio calice di prosecco. 
Poi comunque io ho un rapporto dialettico con le ultime parole famose, ed è per questo che "ragazzi io stasera non bevo" diventa la festa del novello e un risotto di zucca e castagne, vestita anni novanta con papillon e chiacchierando con un ex grande amore delle superiori, che credo non abbia mai saputo di esserlo stato (o più probabilmente gliel'avrò spiattellato dopo il settimo bicchiere di novello) ma andava bene così, perché di lontano somigliava a Bob Dylan ed era bello dividerselo tra amiche, segnando sul diario le date di quando lo incrociavamo per caso.

0 Comments:

Post a Comment