amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

sabato 18 settembre 2010


Orsù, diciamolo che recentemente ho perduto, insieme alla dignità, momen-taneamente anche la spocchia per quanto riguarda musica e cultura, e prendendo una pausa da me stessa mi sono trasformata in una vecchia zitella che si consola tuffandosi in vezzosi telefilm per adolescenti, che è un po' come venire piantata a 50 anni dal marito dentista per la segretaria sbarbina dello studio e reagire mettendosi in minigonna quando arriva il giovane giardiniere.
Dirò di più: è un telefilm che scopiazza allegramente intere parti da un altro telefilm e da una stucchevole serie di film che hanno spopolato per primi, ma che devo farci, è una fregatura questa cosa che i vampiri dell'Ottocento hanno sempre l'aria british che in un uomo mi fa proprio capitolare (salvo poi, una volta insieme, incazzarmi da morire perché non dimostra i suoi sentimenti e non reagisce. La coerenza prima di tutto).
E per la cronaca, comunque, il mio preferito è il fratello malefico.
E soprattutto sarà sempre meglio che tuffarsi, nell'ordine: nei vasi di nutella, nelle giornate di pioggia durante le quali prodursi in riti del 1692 discendenti da Salem, in acquisti compulsivi di edizioni limitate di Dostoevskij o, assai peggio, nelle lenzuola di vecchi e cari amici con i quali hai in sospeso un paio di situazioni irrisolte causa tempi di attrazione sbagliati (sì lo so, in questo momento la mia maturità emotiva è devastante. Capita.)
Così oggi ho rifiutato l'invito a cena di uno di quei vecchi amici, ho comprato un meraviglioso paio di scarpe e sono rimasta tranquilla, e a questo punto del discorso i telefilm caramellosi sembrano quasi una dimostrazione di saggezza.

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