amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 14 settembre 2010

Helter Skelter

"This is a song Charles Manson stole from the Beatles. We're stealing it back."

Memento:
non usare i nomi in codice con chi non è abituato ad usarli, perché finirà per confondersi facendo confondere anche te, ed userete tutti e due il nome sbagliato con chi non deve sapere e perfino con il soggetto in questione. Ecco com'è successo che Postman ed io abbiamo chiamato per mezz'ora Romina una Sabrina, ma fa niente.

Regola n.2, anche quando sembra un macello perché Vaniglia si autoinvita e gli altri ritenendoti la causa diretta vogliono buttarti giù dalla macchina in corsa, può anche succedere che il loro odio nei suoi confronti si spenga come un cerino davanti a un sapiente bicchiere di rosso (bisogna saperli guidare, questi pulzelli) e a un ragù in casa del Mariachi che produce aberrazioni sociali tipo allegri inviti a matrimoni e conseguenti "maddai lo credevo diverso!"
E così la serata, la giornata, diventano piacevoli anche se partite da una birra troppo fredda, anche se il Tomtom da marinaio è diventato pirata e le nostre foto si stropicciano, anche se tutti si voltano al passaggio di Vaniglia (se c'è una cosa che al ragazzo non manca, lo ammetto, è l'aspetto fisico; che poi a 38 anni abbia la maturità emotiva di un diciassettenne è un altro paio di maniche) frantumando così il mio proposito di passare inosservata a eventuali testimoni della verguenza.
Il fatto è che sono troppi gli oggetti smarriti, troppa la terra che mi manca sotto ai piedi, perciò sto facendo piazza pulita delle persone a mezzo servizio. O ci sono o non ci sono. Che non vuol mica dire che ci devono essere sempre, costantemente come nel peggiore dei miei incubi. Però insomma, anche gli U2 si sono ripresi Helter Skelter perché beh, perché ci sarà sempre un Charles Manson ad attraversarti la strada però poi arriva un momento in cui è ora di riprendersi le cose e basta, perciò io ora mi riprendo me stessa.
E insomma io quasi non me n'ero accorta, che quel "probabilmente" col Tomtom stava diventando un punto esclamativo, e ora che si sta tramutando in un gelido "mah" ho il dovere etico e legale di riportarlo con tutte le mie forze sui binari, e mi sembra pazzesca questa cosa, questa cosa che odiavo di dovermi mettere certi filtri, di perdere la spontaneità infantile, e non è mica incoerenza perché una cosa è fare un salto quando "il mondo" decide per te che sia ora di farlo in base a certe formule matematiche che ti spiegano ragionevolmente a quanti anni devi smettere di salire in piedi su un'altalena, qual è il corretto numero di figli, quanti soldi investire in creme e parrucchiere, e un'altra è decidere con fatica, a tentoni qualche volta, e rendersi conto che ecco, quella è la cosa per cui vale la pena farlo, quello è il mio punto esclamativo per il quale mangiare fango e rompermi le ossa, e allora capisci, è tutto un altro discorso, perché anche se alla fine dovesse andarmi male non sarà mai stato "per nulla", ma il modo in cui avrò trovato me stessa.

(Certo, che fregatura non poterlo condividere)



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