amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

mercoledì 24 novembre 2010

Attenuanti

Ho ampie scuse per la mia disfatta, ed è così che si è svolta: dovevo recuperare un lunedì che non era stata la mia giornata - e nottata - migliore (quando chiedono "come va?" bisognerebbe poter distinguere: di giorno bene, di notte no comment, perché dopo quei mesi che parevano un formicaio di incubi, anche se adesso hanno smesso di ripresentarsi, di tenermi alzata sempre un po' di più la notte, cercando di non addormentarmi per l'ansia, anche adesso, se succede che ti svegli la notte, beh, hai finito di dormire per oggi, per via della paura che si ripresentino, lì al buio, e non importa che ore siano, per quella notte hai smesso e basta).

Perciò ieri è andata che ho fatto le corse tutta la mattina, e ciò e bene, perché impedisce di fare pensieri lunghi. Nel tardo pomeriggio, poi, ho corso davvero, solo corso, per tutto il tempo, una, due ore? chi lo sa, chiedetelo al mio menisco. E poi mi sono seduta sulla pedana vibrante, ho chiuso gli occhi, raddrizzato la schiena, ignorato il mondo e alzato il volume di Paranoid Android per dieci minuti. Nei successivi dieci sauna, da sola, con un libro bello e le frasi che mi venivano in mente, e in mancanza di penne dovevo ripetermele per tutto il tempo, come una specie di mantra.
Alla fine, dopo una doccia calda e nonostante una tazza di tè verde bollente alle dieci di sera, avendo dimenticato la vestagliona in pile avevo freddo, lì sul divano comodo, e ingenuamente ho pensato: senti che bene si sta sotto questa coperta.

Ok, sentite, no. Non potevo immaginare che mi sarebbe costato mezza finale di X Factor.
Nathalie, perdonami. Meno male che c'è youtube.

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