amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 30 novembre 2010

Solo gli stronzi muoiono?

Era stata una giornata calda, dieci o undici anni fa. Avevo addocchiato Accorsi e le mie amiche si erano precipitate da lui, e certo che anche a me piaceva Accorsi, ma forse non volevo davvero incontrarlo, con quella pancetta che gli era cresciuta; o forse non volevo che lui incontrasse me, per non diventare una di quelle che gli strillavano intorno.
C'era questo vecchio che stava seduto all'ombra con il suo panama bianco, e subito non lo riconobbi. Non si tolse mai gli occhiali da sole arrotondati. Chiacchierammo per un po', durante la pausa, e poi lo salutai. In seguito mi sarei anche un po' offesa per quel suo film, senza capire che aveva semplicemente anticipato i tempi.

Diceva di aver capito il suicidio del padre, in quel bagno modesto; diceva di vivere da solo perché, accudito dalla giovane moglie, sarebbe invecchiato e morto prima del tempo. Diceva anche che solo gli stronzi muoiono, ma questo faremo finta di non ricordarcelo.
Era ancora vivissimo quando, il 25 marzo 2010, a Raiperunanotte ci istigò tutti:
"Quello che in Italia non c'è mai stato, una bella botta, una bella rivoluzione, Rivoluzione che non c'è mai stata in Italia... c'è stata in Inghilterra, c'è stata in Francia, c'è stata in Russia, c'è stata in Germania, dappertutto meno che in Italia. Quindi ci vuole qualcosa che riscatti veramente questo popolo che è sempre stato sottoposto, 300 anni che è schiavo di tutti."

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