amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

lunedì 18 aprile 2011

Pretty much un mio riassunto

Ci sono persone a cui non importa quanto vivono ma come vivono. Rispetto molto questo tipo di scelta, anche se sono convinta che in quel caso avere qualcuno a fianco diventi una forma di egoismo.
L'ho vissuta sulla mia pelle, è una sensazione che conosco ed è per questo che ho evitato il più possibile le notizie in questo fine settimana, perché se quando parlo del Tomtom sono tranquilla, questo tipo di informazioni ancora non va bene. Nascere tardi, da genitori più vecchi, ti fa incontrare prima degli altri la consapevolezza della morte, ti ci fa vivere lì di fronte quando non dovresti vederla ma non ti prepara in nessun modo ad affrontarla.
Così, va beh, fra i miei mille blog mi sono concentrata su questo, che è in sostanza una botta di mondo magico. Ricordo che Fra, quando l'ho iniziato, ha fatto due commenti: "Naturalmente, essendo un tuo blog, partiamo con un gatto" e "Certo che Lambiel lo infili ovunque", allora l'ho riguardato ed in effetti è vero che le tag più frequenti sono gatti, luci, libri, giardini e Lambiel. Pretty much un mio riassunto.

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