amo le rughe, la rabbia, le ninnenanne, la carta, appiccicare cose alle pareti, avere le dita sporche d'inchiostro, il pane, l'acqua, camminare scalza, i lucernari, le vecchie corde della mia chitarra, le biblioteche, leggere tra le righe, i treni,le altalene, perdermi, i bastoni della pioggia, le bacchette magiche, i pistacchi, i pacchetti, i regali, il mojito, fare l'amore, la polvere innamorata negli occhi.

martedì 12 aprile 2011

Siriusli?

1. Lambiel. A Trento. Lambiel. A Trento! LAMBIEL!



2. Partiamo dal presupposto che non so come si sopravviva ad un matrimonio altrui, figuriamoci uno mio. Novella che si occupa degli inviti, Novella che aiuta con la musica, Novella che va dalla sposa, poi con lei per il vestito a mirano, a este, poi tornano indietro, poi torna a casa, poi va a padova per il vestito dello sposo. Eccetera. Cioè, non fa per me, davvero, guardo mio fratello come una su una scialuppa guarderebbe il tizio che affoga, adesso poi che mi sono abituata alla mia beata singletudine. A ben pensarci forse li facevo fuori tutti per non rischiare.

3. Insomma, ho cose più serie a cui pensare - tipo preservare la mia integrità fisica nel momento in cui, dopo che già faccio gli impacchi quotidiani di ghiaccio al ginocchio e sono riuscita a farmi tagliare la strada da non uno, ma due imbecilli di seguito ho preso una botta così forte al gomito, ma così forte, che ce l'ho tutto ustionato e nei primi due secondi (quelli che in un silenzio assordante precedono l'esplosione di dolore) ho pensato: madonna ma cos'è che ha appena fatto questo rumore spaventoso? Io ç_ç io.

4. Quindi. Sarà lo stress da matrimonio altrui, sarà postman che avendo messo su casa vorrebbe qualcuno con cui condividerla, saranno i discorsi con Fra che sono sempre deleteri per il rapporto con la realtà - perché non sono, davvero non sono il tipo che fa di questi sogni: davvero, nemmeno a quindici anni con Mark Owen, pace all'anima sua. Purtuttavia stanotte ho sposato Lambiel.

E di tutti i sogni matrimoniali che ho fatto in 35 anni di vita (conto anche quelli precedenti da gatto, per dare un quadro completo della situazione) questo è il primo che non sia stato un incubo, in cui non tentavo di scappare, non mi rifiutavo, non mi sentivo angosciosamente incastrata. Non solo: ero proprio paciosa e contenta come se fosse la cosa migliore che potesse capitarmi, o meglio tutto andava come doveva andare, compreso il fatto che mi prendessi in ritardo e perciò mi truccassi alla bell'e meglio, senza tanti pensieri se non un bel "poh!" di circostanza. La parte migliore è comunque stata quella in cui lui mi ha dato questo suo regalo che, non avevo dubbi (ricordo perfettamente la scena) era il regalo più bello che avessi mai ricevuto e che potessi ricevere nella mia intera esistenza... e naturalmente è l'unica parte del sogno che ho cancellato al risveglio.

Comunque ci sposavamo a Trento, perciò.. MUAHAHAHAH, trema 23 aprile, trema!

5. Cioè, va bene. La mia mente vacilla chiaramente e non posso negarlo dopo il punto di cui sopra. Sono io quella strana che non si sposa ma lo farebbe solo per obbligare Angelo a suonare il violoncello in chiesa e che parla di buccia d'arancia con un commercialista (ma è l'epico commercialista!).

E tuttavia: lo sai che mi sei simpatico e sei una delle persone più intelligenti che io conosca, ma seriamente due ore e mezza di discussione in cui passo per la prevenuta se penso male perché mi inviti ad un aperitivo di mezzanotte "io porto i calici, tu il vino" quando da un anno a questa parte passi con cadenza settimanale dall'invitarmi a vedere il tuo letto nuovo a rifiutare gli inviti a bere qualcosa perché "se no ci provo", e adesso che frequenti qualcuno mi dici che hai solo voglia di parlare e passare del tempo con me? Cioè, davvero?

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